Bando per una borsa di studio da 30.000€ per la ricerca sulle immunodeficienze primitive.

Una nuova borsa di studio dopo le due già assegnate lo scorso anno.

È con orgoglio che LaSpes ONLUS, associazione che finanzia la ricerca sulle malattie genetiche rare, annuncia la pubblicazione di un

bando per l’assegnazione di una borsa di studio di 30.000 euro

Nata nel 2018, LaSpes si è data come obiettivo di sostenere la ricerca in un settore purtroppo vastissimo, quello appunto delle malattie genetiche rare: l’Organizzazione mondiale della sanità ne ha certificate oltre 6mila, fra queste figurano le immunodeficienza primitive di cui LaSpes si occupa.

LaSpes ha voluto privilegiare il sostegno a giovani ricercatori. Infatti la dicitura completa dell’associazione è LaSpes I giovani per i giovani ricercatori, per far capire che l’impegno per debellare o limitare le malattie genetiche rare deve essere assunto anche e soprattutto dalle giovani generazioni che hanno idealità, energie e il futuro davanti.

Coerentemente, la nuova borsa di studio interesserà candidati che al 30 giugno 2021 abbiano massimo 35 anni.

L’indirizzo della ricerca individuata da LaSpes punta ad indagare i nessi esistenti tra le manifestazioni neurologiche e le immunodeficienze primitive legate al DNA.

Le candidature dovranno pervenire entro la mezzanotte del 30 giugno 2021 con le modalità previste nel bando stesso (da inviare via mail all’indirizzo: laspes.comitatoscientifico@gmail.com).

La vincitrice/il vincitore comincerà la propria ricerca entro 6 mesi dall’assegnazione.

Il Comitato scientifico de LaSpes, che valuterà le proposte pervenute, è presieduto dal professor Alessandro Aiuti ed è composto dalla dottoressa Pia Rivetti di Val Cervo, dalla dottoressa Maria Pia Cicalese, dal dottor Domenico De Angelis e dal dottor Loic Duprè.

Solo la ricerca può aiutare chi si trova a doversi misurare con le immunodeficienze primitive: ad oggi, ne sono note circa 260 risultanti da mutazioni in oltre 300 geni.

LaSpes ONLUS non smetterà di credere l’importanza della ricerca e insieme sensibilizzare l’opinione pubblica sulla realtà delle immunodeficienze primitive, spesso poco conosciuta se non ignorata.

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